Dott.ssa Penna, le siamo grati per aver accettato di intervenire al convegno “La plusdotazione in un mondo che cambia. Valorizzare il dialogo tra cognizione ed emozione” perché la sua è una voce autorevole che proviene dal mondo della scuola e la sua esperienza diretta con i ragazzi gifted potrà certamente arricchire il dialogo e il confronto durante questa fitta giornata di formazione. Qual è il suo background in ambito accademico e professionale? Oggi su quali aree è focalizzata la sua attività?
Sono circa 12 anni che svolgo il ruolo di Dirigente scolastico, attualmente esercito la mia professione all’ Istituto Comprensivo di Villanterio in provincia di Pavia. Ho sempre gestito istituti comprensivi, occupandomi sempre di tre gradi scolastici: scuola dell' infanzia, primaria e secondaria di primo grado. Un' avventura intensa e affascinante quella di accompagnare un bambino di tre anni per un lungo
percorso, e vederlo crescere dal punto di vista educativo e didattico sino all'inizio dell’adolescenza. Poter costruire un curricolo di istituto all' insegna della continuità consente di rimodulare con
attenzione e puntualità i percorsi educativi. Sono stata sempre attenta all' inclusione scolastica a 360 gradi, e oggi, la mia attenzione è rivolta con forza all' inclusione degli alunni plusdotati.
Il mio istituto è anche scuola capofila delle scuole che promuovono salute. Un argomento che rientra nelle mie corde e che ben si coniuga, in ottica di benessere, al tema dell’inclusione.
Da dove deriva il suo interesse per il mondo della plusdotazione? E’di origine accademica, professionale o personale?
Mi sono avvicinata alla plusdotazione ascoltando le storie di alcuni bambini e ragazzi plusdotati, mi sono lasciata incuriosire, e ho approfondito sempre di più l' argomento, studiando ed attivandomi per capire come poter fare la differenza nelle mie scuole, anche grazie
all’incontro con il progetto della rete di scuole di LabTalento, con cui
collaboro come responsabile delle scuole in rete.
Il mio interesse è quindi di carattere professionale, ho compreso, via via, come la scuola ha, in passato, sottostimato gli alunni gifted per
mancanza di strumenti e competenze per la loro individuazione. Da qui la consapevolezza dell' importanza della formazione degli insegnanti
perché si possano attrezzare sempre più.
Il prossimo 26 giugno parteciperà come relatrice al Convegno “La plusdotazione in un modo che cambia. Valorizzare il dialogo tra cognizione ed emozione”. Su cosa verterà il suo intervento?
Il mio intervento focalizzerà l' attenzione su cosa la scuola, oggi, può mettere in atto per individuare ed accompagnare gli alunni plusdotati. Presenterò buone pratiche e progettualità che le scuole della rete pavese " La scuola educa il talento" da anni mettono in
campo per sostenere l’inclusione degli alunni plusdotati, ponendo attenzione ai loro peculiari bisogni.
Per informazioni e iscrizioni al convegno
https://formazionecontinuainpsicologia.it/corso/convegno-plusdotazione/